Università del Vermont: sondaggio sulle parole di Twitter mostra che non siamo più felici come prima

Il 21 dicembre 2011, gli scienziati dell'Università del Vermont negli Stati Uniti hanno analizzato le parole utilizzate sul social network Twitter e hanno concluso che "le persone non sono più felici come prima".

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista accademica di fama internazionale PLoS ONE il 7 dicembre. Lo studio ha affermato che il senso generale di felicità delle persone è in calo da aprile 2009.

Peter Dodds, matematico applicato presso l'Università del Vermont e autore principale dello studio, ha dichiarato a Psych Central, un sito web statunitense dedicato alla salute mentale, che i risultati hanno mostrato che la felicità delle persone era in calo.

Dodds e il suo team sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato 46 miliardi di parole pubblicate da 63 milioni di utenti Twitter.

La ricerca è stata condotta tramite Mechanical Turk, un sito web di servizi di proprietà di Amazon. Il funzionamento specifico è il seguente: ogni parola inviata dagli utenti di Twitter verrà classificata in base al grado di emozione, con 9 punti che indicano la più felice. Ad esempio, la parola "ridere" potrebbe ottenere 8,5 punti, mentre la parola "terrorista" potrebbe ottenere 1,3 punti. Ma Psych Central ha affermato che assegnare un punteggio alle parole in questo modo sarebbe distorto, in quanto articoli e nomi di cibi sarebbero privi di significato, mentre sostantivi come "suicidio" e "avidità" avrebbero ottenuto punteggi più bassi.

I ricercatori hanno scoperto che l'uso della parola "felicità", almeno su Twitter, è in calo negli ultimi tre anni. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che gli utenti di Twitter erano più felici durante il fine settimana e meno felici all'inizio della settimana.